LA TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA
LA TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA
Nell’Aprile del 1866 Italia e Prussia si allearono in modo che: se la Prussia avesse vinto le battaglie contro l’Austria L’Italia avrebbe ottenuto il Veneto.
Nel Giugno dello stesso anno la Prussia attaccò; iniziò quindi la TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA.
L’esercito italiano era però mal organizzato e perse la battaglia di CUSTOZA, ma cercò di rifarsi nella battaglia navale di LISSA,ma senza successo; infatti poco dopo il comandante PERSANO fu destituito e degradato.
Nonostante tutto questo i prussiani vinsero la battaglia a SADOWA, nel LUGLIO 1866. Garibaldi però sconfisse gli austriaci a Bezzecca e successivamente si diresse verso Trento, ma subì una brusca frenata poco dopo, venendo a sapere che la pace tra Austria ed Italia fu firmata.
Egli rispose con una semplice parola: “OBBEDISCO”. L’Austria venne comunque costretta,in base all’accordo, a cedere il Veneto all’ Italia; le restavano però il Trentino e Trieste.
La chiesa Cattolica non riconobbe il nuovo stato italiano
Papa Pio IX rimase molto deluso dalla sottrazione di territorio al suo stato e nel 1864 pubblicò: “ Il Sillabo degli errori del nostro tempo” (sillabo = elenco). Esso in sintesi condannava tutte le riforme fatte dalla Rivoluzione Francese diffuse in Italia ed Europa.
In quegli anni si parlava molto anche della QUESTIONE ROMANA, cioè l’annessione di Roma allo Stato Italiano, ma i cattolici erano e sarebbero stati contrari a questa azione, soprattutto Napoleone non voleva deludere i cattolici francesi.
Nel 1864 Venne stipulata con la Francia la CONVENZIONE DI SETTEMBRE ( in cui L’ Italia rinunciava a ogni pretesa su Roma) e per dimostrarlo spostò la capitale da Torino a Firenze.
Garibaldi però voleva Roma più di chiunque altro e disse: “O ROMA O MORTE!”.
-Nel 1862 furono bloccati dall’esercito italiano mentre si preparavano ad Aspromonte.
-Nel 1867 a Mentana l’armata francese intervenne per opprimere un nuovo attacco dei soldati.
La situazione Romana cambiò nel 1870 quando iniziò la guerra franco-prussiana, e la vittoria portò al crollo dell’impero di Napoleone III , gli italiani quindi se ne approfittarono e il 20 SETTEMBRE 1870 i bersaglieri italiani entrarono a Roma decisi a farla capitale. Pochi mesi dopo infatti Roma divenne capitale, nel 1871.
Nel Maggio del 1871 si stabilì un patto tra chiesa e stato, la legge delle Guarentigie cioè delle garanzie che stabiliva:
- Assegnazione al papa dei palazzi del Vaticano e del palazzo del Laterano ed alcune residenze che portavano così alla formazione dello STATO DEL VATICANO.
- Lo stato doveva cedere ogni anno una somma di denaro al Vaticano per il suo mantenimento.
- Riconoscimento libertà di organizzazione della chiesa su ordine del papa.