La Rivoluzione Neolitica

L’età della pietra nuova

Il Neolitico è un periodo compreso tra i 10000 e il 3000 A.C. caratterizzato per un ulteriore perfezionamento nella lavorazione della pietra levigata e dalla domesticazione di piante e animali, ovvero la nascita dell’agricoltura e dell’allevamento.

Economia di produzione e trasformazione dell’ambiente

La rivoluzione neolitica segnò un mutamento profondo delle condizioni di vita degli esseri umane dal punto di vista economico, sociale e culturale; si diffuse anche l’agricoltura e nacquero le società sedentarie complesse ovvero le prime civiltà urbane, organizzate politicamente dalla stessa scrittura.

Si formò anche un economia di produzione ovvero sì imparò a manipolare la natura per produrre le risorse di cui gli esseri umani di quel tempo avevano bisogno.

Vi fu anche un cambiamento culturale e la formazione delle società agricole; si trasformò anche l’ambiente di conseguenza.

Inizio dell’agricoltura

Le prime coltivazioni agricole sono state rinvenute dagli archeologi nel Vicino Oriente antico (Siria, Turchia, Iran) e sono principalmente raccolti di cereali e strumenti di lavoro simili a zappe e falcetti.

I principali prodotti dell’agricoltura nel periodo neolitico, furono grano, orzo, lenticchie e piselli.

Perché si affermò l’agricoltura

L’economia agricola sostituìd’un tratto quella di raccolta, infatti la coltivazione della terra e l’uso di prodotti spontanei della natura furono sempre di piu considerate strategie di sopravvivenza, che portarono ad una trasformazione graduale, fino a quando essa non si affermò come risposta vincente al problema della sopravvivenza stessa.

La domesticazione degli animali

L’uomo col tempo imparò anche a domestiare anche gli animali passando dalla caccia selettiva degli animali, all’allevamento, utilizzandolo anche come utilità economica.

Con l’invenzione della ruota nel quarto millennio avanti Cristo il modello economico da quel momento in poi si baserà sull’agricoltura e allevamento.



La ceramica

L’agricoltura e l’allevamento portarono con sé nuovi strumenti e nuove tecniche, in particolare asce, falc e i primi aratri, oltre alla possibilità di immagazzinare riserve di cereali per affrontare per esempio l’inverno.

Sorse il problema della necessità di grandi contenitori per le riserve di cereali, ed è proprio in questo modo che al posto dei più antichi recipienti in pelle o di legno sì utilizzò sempre più frequentemente quelli in ceramica, che risultano molto più modellabili e impermeabili.

Con la domesticazione della capra e della pecora la coltivazione di fibre vegetali favorì lo sviluppo delle tecniche di filatura e tessitura e di conseguenza l’uso dei primi telai.

La scoperta dei metalli.

Intorno al 5000 A.C. l’Egitto, l’India scoprirono e perfezionarono la lavorazione dei metalli che permise un balzo in avanti tecnologico.

Proprio grazie alla metallurgia il materiale diviene molto più resistente e plasmabile, tanto da parlare di una delle più importanti innovazioni tecnologiche del mondo antico.

Il rame e il bronzo

Il primo metallo lavorato fu il rame, esso risultò molto più resistente rispetto ai metalli lavorati in precedenza, consentendo notevoli progressi nel lavoro agricolo e la costruzione di armi e oggetti artistici.

Un ulteriore progresso avvenne verso la metà del III secolo avanti Cristo, ovvero iniziò la lavorazione del bronzo cioè una lega di rame e stagno che presentava il vantaggio di fondere ad una temperatura bassa ed era molto più resistente del rame.

Il segreto del ferro

Il ferro iniziò a diffondersi nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo verso la fine del II millennio ,grazie agli hittiti.

Esso insieme alla sua lavorazione presentava però una complessità molto maggiore di quella degli altri metalli, ma anche l’elevata temperatura di fusione risultò un prolema, che però garantiva una grande resistenza ai colpi.

Il ferro molto profondamente il lavoro agricolo e l’arte militare che ben presto si svilupparono.

Commerci e Mercanti

Tutte queste grandi innovazioni tecnologiche stimolarono i commerci, che ben presto andarono a formare una vera e propria rete commerciale, che già nel III millennio avanti Cristo si estendeva sulle grandi distanze (Mediterraneo-Mesopotamia). Si diffuse anche il baratto come transazione commerciale ed il mestiere del fabbro insieme al mercante.



La sedentarizzazione

Dato che le popolazioni neolitiche si concentravano attorno all’area della Mesopotamia, si formò la così detta mezzaluna fertile, dove iniziò il processo di sedentarizzazione dei gruppi umani, dei popoli, in un determinato territorio.

Grazie alla sedentarizzazione i formarono i primi villaggi, i villaggi neolitici.

Il villaggio neolitico

Il tipico villaggio neolitico era caratterizzato da un agglomerato di circa 20-30 capanne. Per ragioni difensive le case erano addossate le une alle altre.

La popolazione era suddivisa in ampi gruppi, detti clan, caratterizzati da differenze di ricchezza e potere.

Dal villaggio alla città

Col passare del tempo si verificò una consistente crescita della popolazione che poi che portò alla conseguente formazione delle città, le quali si svilupparono dal punto di vista architettonico, economico e sociale ed attuarono una vera e propria rivoluzione urbana.

Agricoltura irrigua e città.

Nelle aree in cui erano presenti i grandi fiumi, le acque potevano venire utilizzate per irrigare il terreno utilizzando canali e argini, oltre a dighe, che favorivano tutti quindi l’agricoltura irrigua.

Il modello urbano le sue funzioni

La città esercitava in primo luogo le funzioni economiche e con il tempo, la divisione del lavoro a tutta la popolazione creò una differenziazione sociale e di conseguenza la formazione di una gerarchia.

Le città e il potere

Col passare del tempo emerse la figura di un sovrano, che sostituì un consiglio degli anziani, tipico delle comunità di villaggio e assunse il potere sia politico che economico.

Potere religioso e politico

In un primo tempo il potere religioso e politico erano unificati nella figura del sacerdote, ma con il tempo essi si separarono, andando in due direzioni diverse. Il monarca esercitò il potere politico, mentre il sacerdote rimase ad esercitare il potere religioso.

L’invenzione della scrittura

L’invenzione della scrittura fece probabilmente la sua comparsa in Mesopotamia a Uruk, verso la fine del IV millennio avanti Cristo. Essa nacque come metodo di registrazione, ma assunse anche un significato di tipo culturale.

 


You may also like...


x

Leggi anche...

La Crisi tra 300’ e 400’
La Peste Tra 1348 e 1351 la peste si abbatte sull' Europa. L'epidemia viene soprannominata “Morte Nera”. Lessico: Carestia: carenza cib...
Noi e l'economia
Noi e l'economia L'economia è un termine di origine greca che significa “ occuparsi della gestione della casa”. Gli operatori del sistema e...
Dal Neolitico alla Scrittura Cuneiforme in 13 punti
Neolitico: periodo compreso tra il 10000 e 3000 A.C. caratterizzato da moltissime innovazioni in un po tutti i campi, (religioso,culturale,politi...
powered by RelatedPosts