L’Italia nelle mani di Roma

L’Italia nelle mani di Roma

Intorno alla metà del IV secolo Roma era in una situazione benestante:

  • All’interno della società, poiché si erano da poco risolti i conflitti tra Patrizi e Plebei
  • All’esterno: poiché con lo scioglimento della Lega Latina si crearono accordi tra tutti i vari popoli attorno alla città, in particolare con la FEDERAZIONE DEI SANNITI e i CARTAGINESI.

I Sanniti

Essi erano una popolazione italica che parlavano la lingua osca che abitavano sugli Appennini Meridionali e controllavano un vasto territorio e dopo che la civiltà etrusca crollò, Roma e le tribù sannite rimasero le due potenze principali e lo scontro per l’egemonia per il territorio circostante divenne inevitabile.

Le guerre contro i Sanniti

1° fase: (342-341 A.C.)

Finì senza un vincitore poiché vi era un interesse reciproco verso la Campania e i Sanniti, intimoriti da Roma e dall’azione della Lega Latina (esistente fino a qualche anno dopo) rinunciarono alla conquista.

2° guerra Sannita

Per il controllo di Napoli iniziò nel 326 e finì nel 316 A.C. e tra i vari scontri va ricordato l’episodio delle FORCHE CAUDINE dove Roma, accerchiata dai saudini perse molti uomini in battaglia.

Ci furono anni di tregua in cui Roma riorganizzò l’esercito aumentando le legioni e introdussero l’organizzazione dell’esercito basato su MANIPOLI che venne ulteriormente perfezionato nel corso della 3° ed ultima guerra sannita.

Venne anche costruita la VIA APPIA , da Appio Claudio, per effettuare in modo più facile il trasferimento delle truppe da Roma a Capua. Gli Scontri ripresero nel 316 A.C. fino a quando i sanniti chiesero la pace nel 304 A.C.



3° guerra Sannita (298-290 A.C.)

I Sanniti non riuscendo a battere i Romani si allearono con i nemici con cui dopo una battaglia Roma non aveva ancora instaurato accordi di pace, e si creò così un alleanza SANNITI-ETRUSCHI-GALLI-UMBRI contro Roma che anche se messa a dura prova in quel tempo riuscì a vincere nonostante tutto a SENTINO e AQUILONIA.

Nel 290 A.C. i Sanniti si arresero e stipularono un accordo di pace con Roma. La vittoria avvenne anche grazie al fatto che Roma testò anche la tecnica di accerchiamento utilizzata dai Sanniti all’inizio della seconda Guerra Sannita e perfezionò la TATTICA MANIPOLARE che prendeva spunto dalle FALANGI OPLITICHE greche e dove i MANIPOLI, piccole unità di uomini erano disposte A SCACCHIERA.

Altre piccole battaglie si susseguirono dal 290 A.C. contro i GALLI BOI E I SENONI oltre a tutta l’entroterra dove Roma regnò sovrana ampliando il proprio territorio e fondando colonie nei territori conquistati.

La conquista della Magna Grecia

Il declino della Magna Grecia

Con la conquista dei territori sanniti i romani si portarono al contatto con la Magna Grecia dove le colonie si erano indebolite molto e Roma cercò di approfittarsene quindi per espandere il proprio dominio sul SUD ITALIA. Siracusa, una di esse era governata da un tiranno di nome Dionisio Il Vecchio che aveva conquistato Crotone e Reggio cercò di insediarsi come Roma nel resto del sud Italia, percorrendo di fatto la stessa strada di Roma.

Roma Vs Taranto

La colonia più fiorente di quel tempo era Taranto che era giunta all’apice del suo splendore, insicura davanti a Roma e Siracusa chiede aiuto alla madrepatria, in particolare a PIRRO, IL RE DELL’EPIRO (regione situata a nord della Grecia odierna) che quindi organizzò un esercito, che presentò per la prima volta la presenza di elefanti. Grazie ad essi egli riuscì a trionfare ben 2 volte su Roma, ad ASCOLI SATRIANO ED ERACLEA.

Pirro dopo i numerosi sforzi decide di tratttare la pace con Roma che rifiutò l’offerta e rispose con un attacco che portò alla vittoria a BENEVENTO. Roma quindi estese il suo dominio da Rimini a Messina.

Organizzare il dominio: municipi, colonie, federali.

I municipi:

– Si basavano nell’attribuire ai cittadini in cui era stato fondato la CITTADINANZA ROMANA.

– Alcuni di essi ottennero subito la CITTADINANZA PIENA ovvero anche il diritto politico, cioè il diritto di partecipare e votare alle assemblee.

– Altri invece ottennero la CITTADINANZA SENZA DIRITTO DI VOTO, ottenendo di fatto solo i diritti civili. Questa fase era solo transitoria poiché i servizi che in futuro attuavano per Roma porteranno molti di essi ad ottenere la CITTADINANZA PIENA.



Le Colonie

Inizialmente Roma le fondava con la Lega Latina, ma con il successivo scioglimento Roma ottenne il controlo sia sulle COLONIE LATINE, sia che sulle COLONIE ROMANE da lei stessa fondate.

Le colonie romane erano formate da cittadini romani con cittadinanza piena, mentre quelle latine erano formate da latini SENZA CITTADINANZA ROMANA; tuttavia poi Roma in futuro la concederà anche ai latini per il suo volere di unificazione, di ROMANIZZAZIONE.

I Federati

Essi erano solo città romane a cui Roma restava fedele grazie solo ad alcuni trattati ed ALLEANZE PARITARIE e ALLEANZE NON PARITARIE dove a differenza delle paritarie in cui in cambio della libertà politica si otteneva la differenza reciproca, esse dovevano solo fornire truppe in caso di guerre.

Roma grazie tuttavia a questa suddivisione territoriale assume il dominio ed il potere assoluto anche sulle città conquistate, cercando di raggiungere l’assimilazione e l’unificazione, non la sottomissione dei popoli conquistati. Questo processo è detto ROMANIZZAZIONE poiché Roma concedeva con il passare del tempo la cittadinanza romana a tutte le colonie e municipi.

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