Dalla Destra Storica alla Crisi di Fine Secolo

Come prima parte del riassunto vi ricordiamo che è presente già un articolo che include i governi della destra storica, ve lo riproponiamo quindi al seguente link: http://appuntipertutti.altervista.org/2014/11/dai-governi-destra-storica-questione-meridionale/

Oppure scaricarlo direttamente da qui in formato PDF:

Destra_Storica 1

Destra_Storica_2

Continuando il nostro riassunto parliamo della Terza Guerra di Indipendenza.

LA TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA

Nell’Aprile del 1866 Italia e Prussia si allearono in modo che: se la Prussia avesse vinto le battaglie contro l’Austria L’Italia avrebbe ottenuto il Veneto.

Nel Giugno dello stesso anno la Prussia attaccò; iniziò quindi la TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA.

L’esercito italiano era però mal organizzato e perse la battaglia di CUSTOZA, ma cercò di rifarsi nella battaglia navale di LISSA,ma senza successo; infatti poco dopo il comandante PERSANO fu destituito e degradato.

Nonostante tutto questo i prussiani vinsero la battaglia a SADOWA, nel LUGLIO 1866. Garibaldi però sconfisse gli austriaci a Bezzecca e successivamente si diresse verso Trento, ma subì una brusca frenata poco dopo, venendo a sapere che la pace tra Austria ed Italia fu firmata.

Egli rispose con una semplice parola: “OBBEDISCO”. L’Austria venne comunque costretta,in base all’accordo, a cedere il Veneto all’ Italia; le restavano però il Trentino e Trieste.

La chiesa Cattolica non riconobbe il nuovo stato italiano

Papa Pio IX rimase molto deluso dalla sottrazione di territorio al suo stato e nel 1864 pubblicò: “ Il Sillabo degli errori del nostro tempo” (sillabo = elenco). Esso in sintesi condannava tutte le riforme fatte dalla Rivoluzione Francese diffuse in Italia ed Europa.

In quegli anni si parlava molto anche della QUESTIONE ROMANA, cioè l’annessione di Roma allo Stato Italiano, ma i cattolici erano e sarebbero stati contrari a questa azione, soprattutto Napoleone non voleva deludere i cattolici francesi.

Nel 1864 Venne stipulata con la Francia la CONVENZIONE DI SETTEMBRE ( in cui L’ Italia rinunciava a ogni pretesa su Roma) e per dimostrarlo spostò la capitale da Torino a Firenze.

Garibaldi però voleva Roma più di chiunque altro e disse: “O ROMA O MORTE!”.

-Nel 1862 furono bloccati dall’esercito italiano mentre si preparavano ad Aspromonte.

-Nel 1867 a Mentana l’armata francese intervenne per opprimere un nuovo attacco dei soldati.

La situazione Romana cambiò nel 1870 quando iniziò la guerra franco-prussiana, e la vittoria portò al crollo dell’impero di Napoleone III , gli italiani quindi se ne approfittarono e il 20 SETTEMBRE 1870 i bersaglieri italiani entrarono a Roma decisi a farla capitale. Pochi mesi dopo infatti Roma divenne capitale, nel 1871.

Nel Maggio del 1871 si stabilì un patto tra chiesa e stato, la legge delle Guarentigie cioè delle garanzie che stabiliva:

  • Assegnazione al papa dei palazzi del Vaticano e del palazzo del Laterano ed alcune residenze che portavano così alla formazione dello STATO DEL VATICANO.
  • Lo stato doveva cedere ogni anno una somma di denaro al Vaticano per il suo mantenimento.
  • Riconoscimento libertà di organizzazione della chiesa su ordine del papa.

 

L’Italia era stanca di continue delusione da ogni governo che si proponeva a capo dell’Italia e perciò si affidò al GOVERNO DELLA SINISTRA STORICA.

I principali esponenti furono:

  • Agostino Depretis
  • Francesco Crispi

L’Età della Sinistra Storica durò 20 anni, dal 1876 al 1896.

Depretis propose un nuovo programma di governo:

  • Allargare il suffragio elettorale
  • Eliminare l’analfabetismo
  • Diminuire le tasse
  • Introdurre il PROTEZIONISMO, cioè di aumentare le tasse doganali, in modo da diminuire l’import di altri paesi ed incoraggiare le industrie italiane.

Il 25 marzo 1876 Depretis divenne presidente del consiglio fino al 1887.

Nel 1877 venne emanata la Legge Coppino che riorganizzava l’istruzione elementare.

Nel 1882 invece con la riforma elettorale il diritto di voto venne allargato facendo in modo che uno potesse votare se:

  • Aveva più di 21 anni
  • Pagare 20 lire di tasse
  • O aver fatto la seconda elementare (saper leggere e scrivere)

I votanti passarono da 600000 a 2000000.

Inoltre fu diminuita la tassa sul grano, per poi essere abolita completamente nel 1884.

Depretis fece però un passo falso nel 1882 dicendo che passare da un “partito all’altro” non fosse grave stimolando cosi’ la CORRUZIONE ed il TRASFORMISMO presente ancora oggi.

La corruzione a quel tempo consisteva nel:

  • Un favore concesso dagli elettori
  • Premio in denaro

 

Adesso parleremop invece della TRIPLICE ALLEANZA, tra AUSTRIA,ITALIA E GERMANIA.

 

Nel 1882 l’Italia decise di allearsi con l’Austria e la Germania, formando così la triplice alleanza.

Nello stesso anno iniziò anche un fenomeno detto COLONIALISMO.

L’interesse riguardava l’Eritrea,regione dominata dall’Abissinia (odierna Etiopia).

Nel 1887 a Dogali vi fu uno scontro, 500 italiani contro 7000 abissini, vi lascio indovinare come fini’…

;-).

L’Italia pensava che conquistando quella regione potessero procurare all’Italia una immensa quantità di materie prime e mandare gli italiani poveri a vivere li’.

Nel 1887 Depretis mori’ e Crispi divenne Presidente del consiglio fino al 1896.

Crispi era un Democratico Repubblicano che, ammiratore di Bismark voleva L’Italia come uno stato forte e potente.

Nel 1889 venne approvato un nuovo codice penale che toglieva definitivamente la pena di morte in Italia.(Codice Zanardelli), ma questo non vietava a Crispi di far tacere i fasci siciliani e le loro proteste.

Nel 1887 Crispi aumentò le tasse doganali facendo nascere pian piano l’odierno TRIANGOLO INDUSTRIALE (TORINO,MILANO,GENOVA).

La politica di Crispi sul colonialismo era molto severa,tanto da mandare l’1 marzo 1896 16000 soldati italiani a combattere contro 70000 abissini cercando stupidamente di vincere nella battaglia di Adua,o meglio nella SCONFITTA DI ADUA, ma cosa ancora piu’ grave, mandando 16000 soldati a morte certa.

Il paese indignato insorse e Crispi fu costretto a dare le dimissioni, provocando la crisi di fine secolo e lasciando l’Italia a navigare nel mare in cerca di aiuto.

Venne chiamato a sostituire Crispi il generale Bava Beccaris che un po’ pazzo, anzi molto molto molto pazzo ordinò di sparare alla folla (composta solo da poveri bambini e donne) con fucili e addirittura CANNONI! Provocando cosi’ una carneficina nel 1898.

Per vendicare l’azione del 1898 Beccaris Assassinò Umberto I. Situazione drammatica al trono salì Vittorio Emanuele III che fece Zanardelli ministro della giustizia mettendolo a capo dello stesso codice penale che lui aveva creato. Affiancava Zanardelli il ministro dell’interno Giovanni Giolitti, che dette inizio all’ETA’ GIOLITTIANA.

 

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1 Response

  1. vale.oliani ha detto:

    grazie mille molto utile

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